Università degli Studi di Siena per Stranieri

Il progetto PRIN 2017K79S7T è coordinato dall’unità di ricerca (= UdR) dell'Università degli Studi di Siena per Stranieri (= UniStraSi).

Le competenze nell’ambito linguistico e semiotico presenti entro l’UniStraSi hanno permesso di concentrare le attività dell’UdR sui processi che stanno profondamente cambiando i repertori linguistici e i loro sistemi di identità simbolica entro la globalizzazione, con particolare attenzione da un lato alle reti culturali di origine italiana nel mondo, e dall’altro al più vasto ambito delle plurime vie di diffusione della lingua-cultura italiana nel mondo, una delle quali è strettamente connessa alla dimensione dell’economia.

Nuclei tematici centrali dell’attività sono stati i seguenti:

  • Made in Italy, impresa italiana, valori identitari legati alle merci italiane;
  • il fenomeno dell’Italian Sounding considerato sia dalla prospettiva istituzionale e economica italiana, sia da quella della emigrazione italiana nel mondo;
  • posizione della lingua-cultura italiana nel mercato globale delle lingue;
  • posizione dell’italiano nei panorami linguistici e simbolici del mondo globale;

-    ruolo della lingua italiana come strumento per il Community Engagement.

Tali nuclei tematici di interesse sono innanzitutto in continuità con le precedenti attività di ricerca sviluppate entro l’UniStraSi, soprattutto nel Centro di Eccellenza della Ricerca ‘Osservatorio Linguistico Permanente dell’italiano diffuso fra stranieri e delle lingue immigrate in Italia’, istituito nel 2000. Tra queste ricordiamo l’indagine Italiano 2000 (De Mauro et. al., 2002), nonché quelle sulla presenza degli italianismi e degli xeno-/pseudoitalianismi nei panorami linguistici e simbolici urbani.

Le attività dell’UdR si sono poste in continuità con tali iniziative, concentrandosi sul rapporto fra la diffusione della lingua e dell’economia italiana nel mondo, considerando soprattutto le conseguenze che la crisi economico-finanziaria globale degli anni 2008-9 hanno avuto sulla posizione dell’italiano fra le lingue scelte come oggetto di apprendimento da parte di stranieri nel mondo. La crisi, infatti, ha condizionato fortemente la capacità dell’italiano di mantenere le posizioni che aveva alla svolta del Millennio. È soprattutto dopo la crisi economico-finanziaria globale che il legame fra la dimensione linguistico-culturale e quella economica emerge nella sua rilevanza e complessità, proponendo aspetti nuovi o comunque prima messi in secondo piano: l’attenzione via via crescente a tale legame assume importanza anche per le sue ricadute dirette e indirette sull’offerta formativa dell’italiano presso gli stranieri, che sempre più si orientano verso quegli idiomi la cui competenza appare ricca di spendibilità nel mercato del lavoro.

 

Componenti dell’unità di ricerca

Massimo Vedovelli (Prof., SSD M-FIL/05; responsabile nazionale del progetto; coordinatore dell’unità locale di ricerca)

Monica Barni (Prof., SSD L-LIN/02; componente)

Carla Bagna (Prof., SSD L-LIN/02; componente)

Andrea Villarini (Prof., SSD L-LIN/02; componente)

Raymond Siebetcheu (RtdB, SSD L-LIN/02; componente)

Orlando Paris (Rtda, SSD M-FIL/05; componente)

 

Università degli studi di Firenze

La ricerca ha l’obiettivo di studiare le relazioni tra la presenza della lingua italiana e la diffusione dei prodotti italiani nei vari paesi all’estero, con particolare riferimento ai settori tipici del cosiddetto Made in Italy. Lo studio prevede lo sviluppo di una ricerca multidisciplinare che indaghi le relazioni tra lingua, cultura, economia e società con metodi sia quantitativi che qualitativi. In questo modo, la ricerca si pone lo scopo di elaborare un’ampia analisi riguardante il ruolo e la rilevanza dei valori culturali e linguistici nei prodotti Made in Italy in un’ottica socio-economica.

In particolare, l’attività svolta si può riassumere in:

  • Revisione della letteratura sul rapporto tra lingua ed economia ed in particolare tra lingua italiana e Made in Italy nel mondo.
  • Raccolta di dati pluriennali riguardanti le statistiche del commercio estero dei settori tipici del Made in Italy nei vari paesi del mondo e nelle regioni appartenenti ai primi dieci paesi importatori di prodotti Made in Italy. A questi sono stati affiancate le informazioni riguardanti la presenza della lingua italiana (es. scuole e università che offrono corsi in italiano, comunità di emigrati italiani) nei territori di destinazione dell’export dei prodotti tipici del Made in Italy.
  • Elaborazione di un database contente dati quantitativi e qualitativi sulle bottiglie di vino vendute su mercati online rilevanti per il Made in Italy (ed in particolare per il settore vitivinicolo italiano) quali Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Cina. Il database è creato tramite l’implementazione di tecniche di web-scraping e text-mining e offre un’ampia gamma di informazioni a livello di singola etichetta (come il prezzo, la qualità secondo il giudizio di esperti del settore e di consumatori finali, le uve utilizzate, le regioni di provenienza, le cantine di produzione). Inoltre, permette la distinzione tra vini prodotti in Italia (compresi nel Made in Italy in senso tradizionale), vini prodotti in altri paesi e che riportano in etichetta o in descrizione online terminologia italiana o che richiama italianità (compresi nel cosiddetto Italian Sounding).
  • Elaborazione dell’articolo scientifico “Is There a Price Premium on Typical Made-in-Italy Products? The Case of On-Line Wine Markets” riguardante il ruolo dei prodotti Made in Italy e dei prodotti Italian Sounding nei mercati internazionali e con un focus sul mercato vitivinicolo. Mediante l’implementazione di metodologie di Propensity Score Matching, la ricerca offre uno studio della performance economica dei vini prodotti nei vari paesi del mondo, dei vini Italian Sounding e dei vini prodotti nelle regioni italiane (vini Made in Italy). Il lavoro è pubblicato sulla rivista scientifica L’Industria. Rivista di Economia e Politica Industriale.
  • Elaborazione di un articolo scientifico “The role of language in international trade: evidence from made in Italy” riguardante il rapporto tra lingua italiana e performance economica del Made in Italy a livello internazionale. L’articolo analizza la relazione esistente tra la performance economica dei prodotti tipici del Made in Italy nei vari paesi del mondo e la diffusione della lingua italiana negli stessi (tramite l’italiano come lingua culturale, l’italiano come lingua di migrazione e la prossimità linguistica all’italiano). L’articolo è under review su rivista scientifica internazionale.
  • Elaborazione della ricerca “Language as a regional driver of the trade of place-sensitive products: The case of made-in-Italy goods”. Lo studio analizza il ruolo svolto dalla lingua italiana (in particolare, mediante la presenza di rilevanti comunità di emigrati italiani e l’offerta di corsi di lingua italiana) sull’export dei prodotti Made in Italy verso regioni appartenenti a paesi ad alto livello di import di questi beni tramite l’implementazione di metodologie di regressione Pseudo-Maximum Likelihood Estimation. Il lavoro è under review su rivista internazionale.
  • Elaborazione della ricerca “Country of Origin and Foreign-Sounding Effects a Study on Italian and French Wines in International Markets”. Lo studio analizza il ruolo dei prodotti Made in Italy, Made in France, Italian Sounding e French Sounding nei mercati internazionali online di bottiglie di vino. Mediante l’implementazione di metodologie di Propensity Score Matching, la ricerca offre uno studio (e un confronto) della performance economica in termini di prezzo dei vini appartenenti alle quattro categorie sopra esposte. L’articolo è under review su rivista scientifica internazionale.
  • Raccolta dati e mappatura della presenza all’estero di: i) dipartimenti di Italianistica presso università, ii) lettorati di Italiano, iii) scuole italiane (di primo e secondo grado), iv) sezioni di italiano nelle scuole (di primo e secondo grado) v) Istituti di cultura italiana (es. La Dante). I dati sono stati raccolti a livello regionale su Europa e Stati Uniti e sono confluiti nell’articolo “Language as a regional driver of the trade of place-sensitive products: The case of made-in-Italy goods”. Inoltre, la mappatura dei dipartimenti di italianistica presso università estere è stata utilizzata come base di partenza per lo screening necessario all’implementazione di un caso di studio.
  • Sviluppo di un caso di studio volto a inquadrare il ruolo dei dipartimenti di italianistica presso università estere nella sfera della terza missione dell’università. Lo studio ha l’obiettivo di comprendere l’engagement di questa tipologia di dipartimenti e studiare le potenziali ricadute positive sullo sviluppo locale in quei luoghi in cui è radicata la presenza di comunità di origine italiana.

 

Componenti dell’unità di ricerca

Marco Bellandi (Professore ordinario, SECS-P/06 - Economia applicata, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa, Università degli Studi di Firenze), coordinatore dell'unità locale di ricerca

Annalisa Caloffi (Professore associato, SECS-P/06 - Economia applicata, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa, Università degli Studi di Firenze)

Letizia Donati (Assegnista di ricerca, SECS-P/06 - Economia applicata, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa, Università degli Studi di Firenze)

Amir Maghssudipour (Assegnista di ricerca, SECS-P/06 - Economia applicata, Dipartimento di Scienze per l'Economia e l'Impresa, Università degli Studi di Firenze)

 

Università degli Studi Internazionali di Roma - UNINT

L'UdR UNINT concentra le proprie attività di ricerca sulle seguenti aree geografiche di indagine: Argentina, Australia, Malta, Tunisia.

Nel quadro delle linee di ricerca del progetto PRIN 2017, l'UdR sviluppa le proprie analisi in relazione alle seguenti tre aree tematiche:

1) AREA SOCIOLINGUISTICA (contatto interlinguistico – dinamiche variazionali – eredità linguistica- testimonianze etnolinguistiche)

La ricerca in tale area si è mossa dalla messa a punto degli strumenti di rilevazione ad hoc, in particolare un modello informant-centred di intervista costituito da tre moduli (disponibile in italiano, francese, inglese e spagnolo) condotta con informanti emigrati e neo-emigrati nelle quattro aree di indagine. La ricerca in quest’area mira a descrivere le dinamiche sociolinguistiche interne alle reti sociali di origine italiana in paesi di area francofona (Tunisia), ispanofona (Argentina) e anglofona (Australia) che tradizionalmente prevedono la presenza flussi migratori dall’Italia con l’inserimento in catene migratorie, ma anche gruppi di individui che, più recentemente emigrano in autonomia e si inseriscono, o costruiscono, reti transnazionali. La riflessione scientifica verte sulla collocazione dell’italiano (e delle sue varietà e dialetti) all’interno dei repertori linguistici e sulla funzione simbolica ad esso associata così come sulla variazione indotta da contatto interlinguistico a più livelli (fonetico-fonologico, morfologico, morfosintattico e pragmatico). Nel caso del contesto maltese l’analisi tiene conto della stratificazione che caratterizza la storia linguistica dell’isola dove l’italiano è stabilmente presente in un contesto multilingue.

2) AREA LINGUISTICO-ECONOMICA (rapporto tra usi linguistici – valore simbolico o strumentale dell'italianità - società- tessuto economico e produttivo)

La ricerca è partita dalla definizione di categorie interpretative (IH = Italian Heritage vs. Italian Appeal e Made in Italy, cfr. Mori, 2021) e dall’impostazione metodologica per l’analisi della comunicazione commerciale a livello lessicale, morfologico, pragmatico-testuale. Per quanto riguarda il mercato argentino e australiano la fase di raccolta dati ha previsto la costituzione di corpora di testi commerciali, la creazione di DB per la classificazione di marchionimi e per la categorizzazione della comunicazione pubblicitaria di attività e prodotti di IH e IA, così come la compilazione di archivi digitali di spot pubblicitari di marchi di IH e IA annotati a livello sociolinguistico e pragmalinguistico.

3) AREA LINGUISTICO-EDUCATIVA E ACQUISIZIONALE (mercato delle lingue – apprendimento e acquisizione dell'italiano - insegnamento dell'italiano)

La ricerca ha consolidato lo studio delle dinamiche sociolinguistiche in atto nella società contemporanea e degli aspetti linguistico-acquisizionali che caratterizzano, in particolare il contesto scolastico e universitario. Lo studio della dimensione contattologica è indagato in relazione alla variazione che si manifesta a livello fonetico-fonologico nell’italiano L2 di parlanti nativi di maltese.

 

Componenti dell’unità di ricerca

Laura Mori (Professoressa ordinaria, L-Lin/01), coordinatrice dell'unità locale di ricerca

Manuela Frontera (Assegnista di ricerca L-Lin/01)

Iride Valenti (Professoressa associata, L-Lin/01, Università degli Studi di Catania)

Sandro Caruana (Full Professor, Languages and Humanities Education, University of Malta), esperto internazionale.

 

   

Università Telematica IUL - Università degli Studi di Bergamo

L’unità si occupa della raccolta dati e dell’analisi delle dinamiche di trasmissione linguistica dell'italiano all'estero, come veicolo di promozione del prodotto culturale e commerciale italiano.

Indagini:

1) Somministrazione di un questionario percettivo ad un numero rappresentativo di parlanti attraverso social network. Tale strumento è stato concepito con l’obiettivo di ricostruire le tendenze in atto in relazione alla trasmissione di italiano e dialetto e di shift verso la lingua del Paese di immigrazione;

2) Somministrazione di un questionario percettivo concepito per osservare le ideologie latenti nei fruitori non italiani e nei fruitori di origine italiana emigrati rispetto ai prodotti Italian heritage, Italian legacy e Italian affection venduti nel mercato globale;

3) Analisi dei panorami linguistici urbani delle Little Italies statunitensi e canadesi;

4) Analisi dei corpora di italiano migrato parlato-digitato nelle comunità di pratica online legate alla diaspora italiana;

Aree di ricerca:

1) Lo spazio linguistico e i repertori delle reti sociali di origine italiana;

2) L'analisi intergenerazionale dei repertori linguistici: mantenimento e innovazione dei dialetti, dell'italiano e delle lingue delle comunità ospitanti;

3) Immagini linguistiche, atteggiamenti e lealtà linguistica all'interno delle reti sociali di discendenza italiana;

4) Segni di identità culturale e linguistica nelle reti sociali di origine italiana dove i prodotti locali propongono legami con l'identità italiana;

5) L'analisi dei legami tra flussi italiani e flussi emigratori;

6) Trasmissione della lingua nei recenti flussi emigratori.

 

Componenti dell’unità di ricerca

Barbara Turchetta (Prof., SSDS L-LIN/01) coordinatrice dell'unità locale di ricerca

Caterina Ferrini (Rtda. SSDS L-LIN/01)

Letizia Cinganotto (Ricercatrice INDIRE SSDS L-LIN/02)

Margherita Di Salvo (Rtdb. SSDS L-LIN/01)